CASI STUDIO NUTRIZIONE CLINICA

Caso N°1 - Eczema disidrosico

Questa ragazza è arrivata alla mia attenzione con un eczema disidrosico alle mani molto importante e a detta della paziente estremamente ricorrente. Ad oggi è dimostrato in molti lavori scientifici che il nichel è coinvolto in questo tipo di patologie. Il nichel è uno ione metallico purtroppo molto presente nella vita di tutti i giorni poiché si trova in molti alimenti che assumiamo ma anche in diversi oggetti di uso comune come utensili da cucina, bigiotteria, acqua del rubinetto e fumo di sigaretta. La paziente riferiva che riusciva ad attenuare bene i sintomi con l’utilizzo di creme ad alto contenuto di cortisone ma spesso si ritrovava con le mani così rovinate e doloranti da essere fortemente debilitata anche sul lavoro. Poiché spesso questi pazienti presentano intestino permeabile e disbiotico, abbiamo trattato la paziente con il nostro protocollo di ripulitura ,con chelazione del nichel, reimpianto e ripartenza intestinale associato alla terapia alimentare che prevedeva una dieta a bassa assunzione di nichel. La paziente è guarita dopo circa tre settimane di terapia e ad oggi le mani continuano a rimanere sane.

Caso N°2 - Eczema delle gambe

Questo è il caso di una giovane paziente affetta da eczema delle gambe e rappresenta uno dei nostri casi più famosi di risoluzione attraverso l’approccio eubiotico. Questa paziente viveva da anni malissimo con il suo eczema non riusciva nemmeno a portare calze o pantaloni. Aveva provato di tutto dal punto di vista farmacologico soprattutto creme a base di cortisone, ma poi appena terminava la cura l’eczema si ripresentava spesso più aggressivo. L’abbiamo presa in carico e abbiamo attuato il nostro protocollo di ripulitura, reimpianto e ripartenza intestinale associato ad una terapia alimentare mirata. i risultati, arrivati dopo neanche tre settimane a detta dei medici sono stati eclatanti: la ragazza aveva risolto l’eczema sulle gambe. È venuta a controllo recentemente e le gambe portano solo un poco i segni della forte infiammazione che aveva e che con il tempo spariranno…..

Caso N°3 - Eczema atopico

Questo è il caso di una donna giovane affetta da eczema atopico dell’adulto. Noi sappiamo bene che lo stafilococco aureus spesso gioca un ruolo chiave nell’ insorgenza dell’eczema atopico ma soprattutto nell’ esacerbazione della patologia. Anche se il meccanismo di innesco non è ancora stato ben descritto, i nostri studi condotti presso l’Istituto San Gallicano di Roma dimostrano come la gravità dell’ eczema e la frequenza delle recidive siano in rapporto con la presenza di questo batterio, e in particolare con Ceppi antibiotico-resistenti. Abbiamo da tempo dimostrato che il microbiota cutaneo gioca un ruolo chiave nel regolare la presenza dello stafilococco aureus, e sappiamo bene quanto il microbiota cutaneo sia strettamente legato a quello intestinale mediante quella che viene chiamata Asse intestino-cute. Anche in questo caso il nostro protocollo di ripulitura, reimpianto e ripartenza intestinale associato ad una terapia alimentare mirata ha risolto il caso.

Caso N°4 - Dermatite seborroica

Questo è il caso di una ragazza con dermatite seborroica violenta. Generalmente i casi così violenti possono sottintendere altre problematiche cliniche generali, quindi limitarsi solo a dare una terapia farmacologica non fa altro che nascondere eventuali problemi patologici nascosti più importanti. Sappiamo che le dermatiti seborroiche sono fortemente influenzate da fattori esterni come per esempio il freddo o lo stress, ma sicuramente abbiamo visto che l’omeostasi del microbioma gioca un ruolo chiave. Infatti così è stato: attraverso il nostro protocollo di ripulitura, reimpianto e ripartenza intestinale, associato ad una terapia alimentare mirata, il risultato è arrivato anche rapidamente con la risoluzione completa e duratura dei sintomi.

Caso N°5 - Acne rosacea

Paziente affetta da acne rosacea. Le foto mostrano un netto miglioramento dopo 2 settimane di terapia intestinale e alimentare.

Caso N°6 - Orticaria cronica

Questo è il caso di una signora di 68 anni affetta da orticaria cronica. Si dice che l’orticaria sia ” la tomba del medico “poiché l’eziologia non è nota e spesso l’approccio farmacologico risolve i sintomi che poi però in maniera recidivante si ripropongono.

La signora è guarita dopo 20 giorni in seguito ad una terapia alimentare anti-istamina e l’eliminazione dei cibi “infiammanti”. Fondamentale è stato inoltre il processo di risoluzione della disbiosi intestinale evidenziato attraverso lo studio del suo microbiota intestinale.

Abbiamo adattato alle necessità della paziente il nostro protocollo di Ripulitura-Reimpianto di batteri specifici-Ripartenza intestinale.

Caso N°7 - Eczema atopico

Eczema atopico invalidante in un ragazzo giovane.

Foto prima e dopo 2 mesi di trattamento.

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